ATTIVITÀ
Iscritta all’Albo degli Psicologi, con abilitazione all’esercizio dell’attività di psicoterapeuta, mi occupo sia di psicoterapia individuale che di gruppo. La mia attività principale è la psicoterapia individuale i colloqui si svolgono nel mio studio qui mi occupo di: • ansia generalizzata; • depressione; • attacchi di panico; • disturbi alimentari; • crisi di coppia; • difficoltà relazionali e affettive; • disturbi psicosomatici.
Negli ultimi anni spesso ho risposto a richieste di sostegno alla maternità/paternità ed alla genitorialità, nelle varie fasi del ciclo di crescita dei figli.
Non si è mai abbastanza preparati al difficile compito di esser genitori.
Propongo inoltre work-shop e terapie di gruppo ad indirizzo gestaltico su vari temi, con cadenza mensile/quindicinale Gli incontri svolgono in una sala ampia non lontano dallo studio, che permette di accogliere più persone e utilizzare tecniche di rilassamento, di movimenti spontaneo, di teatroterapia etc.
Mi soffermo a parlare del lavoro di gruppo in quanto la terapia individuale è più nota, mentre nei confronti di quella di gruppo c’è maggior diffidenza. Il gruppo è come un microcosmo che amplifica come siamo nella vita, come comunichiamo e come non comunichiamo, come ci relazioniamo, come reagiamo, come ci mostriamo, quando, ed in che modo, blocchiamo la nostra energia vitale. E’ un’esperienza intensa, sia sul piano della consapevolezza, che della relazione. Il percorso è rivolto sia a persone già impegnate in un lavoro terapeutico individuale, sia a chi, previo colloquio propedeutico, voglia affrontare temi sui quali si senta bloccato. Il lavoro di gruppo di quest’anno, sulla creatività, ha accompagnato i partecipanti verso una maggiore consapevolezza e sviluppo di un atteggiamento creativo nel rapporto col mondo. Il gioco, il movimento, il teatro, così come il dialogo e l’esperienza relazionale, emozionale ed immaginativa sono strumenti che appartengono alla “cassetta degli attrezzi”che porto con me. I motivi per partecipare ad un gruppo sono vari: la comprensione di sè viene favorita dal rispecchiamento dei componenti del gruppo; si riescono a vivere momenti catartici, nei quali si da voce ad emozioni inibite grazie a tecniche facilitanti in un contesto protetto da regole; si sperimenta quel senso di altruismo e di universalità che è la coesione del gruppo. I momenti catartici sono particolarmente apprezzati dai partecipanti all’esperienza. Consentono, infatti, di vivere momenti e dinamiche antiche e di rielaborarli creativamente, o di fare pace, o di litigare con chi non l’abbiamo mai fatto. Il senso profondo della coesione di gruppo è reso bene da quanto disse, una volta, un partecipante:
“quel nucleo di solitudine esistenziale che mi appartiene è ora in compagnia di un senso di solidarietà” “E che effetto ti fa?” gli fu chiesto. “Sento che sei sulla mia stessa barca, sento che ci siete tutti voi sulla mia barca e forse pure il mondo fuori” fu la risposta.